sabato 31 dicembre 2016

Cosa succederà in Serie A nel 2017

Dopo 18 giornate disputate si è ormai delineato un quadro piuttosto chiaro in Serie A: la Juventus non avrà rivali nella lotta scudetto, mentre in zona Champions League ed Europa League la lotta sarà serrata fino all'ultima giornata. In zona retrocessione sembra già tutto scritto. Ma occhio alle sorprese...


Il Milan festeggia la Supercoppa conquistata a Doha contro la Juventus (foto www.acmilan.com)



Dopo 18 partite il campionato di Serie A è già delineato e si prevede che nel girone di ritorno la lotta vera sarà per le posizioni dal secondo al quinto posto che valgono l'Europa, mentre in testa e in coda sembra già tutto scritto: la Juventus anche quest'anno non avrà rivali, e a meno di catastrofi sportive imprevedibili, la squadra di Allegri porterà a casa il sesto scudetto consecutivo

Bagarre in zona Champions ed Europa League

La classifica dal secondo al quinto posto regalerà un posto in Europa (per l'ultimo anno, visto che dall'anno prossimo saranno quattro le classificate dirette alla Champions League grazie alla nuova riforma) e al momento sembra essere il verdetto che ci potrà regalare emozioni fino all'ultima giornata. Favorite d'obbligo per i due posti Champions sono Roma e Napoli, che hanno un organico e un affiatamento nettamente migliore rispetto a tutte le altre squadre in corsa. Nonostante un campionato altalenante per entrambi, la Roma ha un vantaggio di 4 punti sulla Lazio, 5 sul Milan, 6 sull'Atalanta e ben 8 sull'Inter, mentre il Napoli è più invischiato nella lotta avendo già 3 punti in meno dei giallorossi, con relativi distacchi più risicati. Spalletti e Sarri hanno una rosa decisamente migliore delle altre squadre, e se mancassero questo obiettivo, sarebbe una grande sorpresa. Basti pensare che nonostante un grande campionato disputato fino a questo momento, Lazio e Milan sono comunque già dietro e se non daranno un'ulteriore accelerata rischiano di finire in Europa League o nel peggiore dei casi addirittura senza coppe. La miracolosa Atalanta di Gasperini probabilmente è destinata a subire un calo e difficilmente potrà tenere il passo di squadre ben più attrezzate, ma delle squadre di Gasperini difficilmente si può predire così facilmente il futuro. In questa lotta rientrano di diritto anche l'Inter che con Pioli, almeno in casa, ha cominciato ad ottenere risultati importanti; il Torino di Mihaijlovic che può lottare senza dubbio per l'Europa League, mentre la Fiorentina di Paulo Sousa sembra essere un po' troppo altalenante per lottare con le altre e al momento sembra essere esclusa da questo discorso. Da questa zona di classifica ci si aspetta la bagarre maggiore e i maggiori spunti di interesse da qui al prossimo maggio. 

Zona retrocessione scontata?

Al momento la zona bassa della classifica è circoscritta a quattro squadre, cinque al massimo se si vuole inserire anche il Sassuolo, falcidiato dagli infortuni e che viene da una lunga serie di brutti risultati. La squadra di Di Francesco ha comunque sette punti di vantaggio sulla terz'ultima e ha il tempo dalla sua parte: gli infortunati man mano rientreranno e probabilmente la compagine neroverde si salverà come sempre senza tanti patemi. 
Con più difficoltà abbiamo le ultime tre, che al momento sembrano già spacciate: Crotone, Pescara e Palermo hanno disputato un pessimo campionato, hanno perso moltissime partite e stanno regalando agli altri troppi punti di vantaggio che alla lunga saranno preziosissimi. Il Pescara sembra invischiata in una crisi infinita; il Palermo è già al terzo allenatore e sta dando segni di risveglio con Corini; il Crotone è una squadra coriacea, ma sempre di modesta qualità e quindi sta facendo quel che può. L'Empoli ha quattro punti di vantaggio sul Palermo, ma non può dormire sogni tranquilli ed anzi, deve stare molto attenta, perché ad essere risucchiati in fondo alla classifica è una questione di poco tempo. 

Questa situazione in coda sta creando condizioni comode per molte squadre che già si ritrovano praticamente salve dopo il girone d'andata e alla lunga questo potrebbe senz'altro essere un problema per l'intero campionato, perché se a mezza Serie A mancano gli stimoli giusti per lottare fino alla fine, il campionato diventerà sempre meno avvincente, e di questo, la già modesta Serie A italiana, non ha certamente bisogno.   

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