giovedì 10 novembre 2016

Il punto sulla Serie A dopo dodici giornate.

Juventus sempre in testa senza patemi, seguita dalla Roma e dalla "sorpresa" Milan. Ottimo il campionato di Atalanta e Lazio, in discesa il Napoli. Delusione Inter, Fiorentina altalenante, in coda più staccate Pescara, Palermo e Crotone. 



Montella dirige l'allenamento del Milan (foto www.acmilan.com)


Dopo dodici giornate si sta delineando la classifica di Serie A, che comincia ad avere una sua precisa fisionomia. Con ancora ben 26 giornate e 78 punti a disposizione, tutti hanno la possibilità di ribaltare la situazione, quindi non c'è nulla di definitivo, anche se solitamente dopo così tante partite i valori in campo cominciano a delinearsi. 

Lotta scudetto

Per lo scudetto non c'è una vera e propria lotta perché la Juventus è destinata a vincerlo ed a restare in testa fino alla fine. Nonostante le due battute d'arresto subite a San Siro, la squadra bianconera è saldamente in testa al campionato, con ben 4 punti di vantaggio sulla Roma. 30 punti conquistati su 36, nessun pareggio, la squadra di Allegri non ha subito particolari scossoni o contraccolpi psicologici, e nonostante le numerose assenze per infortunio, il campionato resta nelle mani della società di Agnelli. 

Zona Europa

In zona Champions League, la lotta è più serrata, e al momento secondo e terzo posto sono occupati meritatamente da Roma e Milan, con 26 e 25 punti rispettivamente. 

La Roma di Spalletti dopo un inizio non entusiasmante, ha ricominciato a correre e fare punti, e nonostante il pareggio di Empoli, resta una delle favorite per il secondo posto valido per la Champions diretta. Bottino pieno in casa all'Olimpico, con sei vittorie, la Roma ha raccolto poco in trasferta con soli 8 punti, contro i 12 della Juventus. È questa al momento la vera differenza tra le due squadre. 

Al terzo posto, ad una sola lunghezza dai giallorossi, a sorpresa, almeno rispetto ai pronostici di inizio anno, troviamo il Milan di Montella, capace di vincere 5 delle ultime 6 partite. La sconfitta con il Genoa gli ha impedito di essere la diretta inseguitrice della Juventus, ma non era certamente questo l'obiettivo del Milan, che ha trovato una quadratura del cerchio, con una rosa sicuramente non eccelsa. Ottimo il lavoro dell'allenatore, che è riuscito a creare un gruppo con non troppe risorse a disposizione. 

All'inseguimento delle prime la Lazio di Simone Inzaghi, e la vera sorpresa del campionato, l'Atalanta di Gasperini. 

Sulla sponda biancoceleste di Roma, Inzaghi sta svolgendo un ottimo lavoro, e i 22 punti conquistati in 12 giornate lo dimostrano ampiamente. Imbattuta da ben sette partite, la Lazio ha trovato un Immobile in forma strepitosa e letale sotto rete, che è diventato quell'attaccante che alla Lazio mancava da diverse stagioni. 

Incredibili anche l'exploit dell'Atalanta di Gasperini, anch'essa imbattuta da ben sette gare. Dopo quattro sconfitte nelle prime sei partite, il merito della società è stato quello di credere ciecamente nel lavoro dell'allenatore, che ha ampiamente ripagato questa fiducia. L'Atalanta ha un ottimo ruolino fuori casa, con ben 10 punti raccolti, seconda solamente alla Juventus e punta così dritta alla zona europea. 

Il Napoli di Sarri ha 21 punti in carniere, e l'infortunio di Milik, che stava egregiamente sostituendo Higuain, ha penalizzato oltremodo la squadra azzurra. Sarri non ha un sostituto all'altezza, e a questo proposito Gabbiadini sta deludendo e non poco. Tre sconfitte e un pareggio nelle ultime sei rappresentano una frenata importante per la squadra di Sarri, che dovrà cercare una soluzione a questa discesa e trovare correttivi adeguati per tornare a pungere in avanti. 

Ottimo anche il campionato del Torino, che si affaccia in zona Europa con i suoi 19 punti. Una grossa mano a Mihaijlovic l'ha data senza dubbio il bomber Belotti, autore di ben otto reti, mentre, dopo diverse assenze per infortunio, sta salendo in cattedra in maniera prepotente, la classe di Adem Ljajic, che potrà portare in dote molti punti ai granata. 

Le delusioni

La delusione più grande è stata senza alcun dubbio l'Inter. Dopo 12 partite sono già 4 gli allenatori seduti sulla panchina nerazzurra: Mancini nel pre-campionato, De Boer silurato dopo 11 giornate, Vecchi, in panchina contro il Crotone, e infine Pioli, l'uomo scelto da Suning per risollevare una stagione che si preannuncia quantomeno in salita. Il compito non è dei più semplici, anzi, è decisamente proibitivo, ma la squadra in linea di massima c'è, anche se con gravi carenze difensive, mentre davanti solamente Icardi sembra capace di far gol, e questo è un limite non da poco. Vedremo se Pioli riuscirà in qualche modo a dare continuità e compattezza alla squadra e se il gruppo di giocatori lo supporterà. 

Anche la Fiorentina non sta particolarmente brillando, ha un rendimento altalenante, ed ha 17 punti come i nerazzurri, ma con una partita da recuperare contro il Genoa. Imbattuta da cinque gare, la squadra di Paulo Sousa ha alternato buone prestazioni ad altre piuttosto deludenti. La continuità di rendimento è per ora il limite maggiore della viola, ma la zona Europa è molto vicina e non impossibile da raggiungere. 

Il Sassuolo di Di Francesco è un'altra delle delusioni di inizio stagione: solo 13 i punti conquistati in 12 giornate, anche se a dire il vero sarebbero 16 con la vittoria poi assegnata al Pescara a tavolino per la posizione irregolare di Ragusa. La squadra neroverde sta risentendo moltissimo degli infortuni, primo fra tutti quello molto lungo di Berardi, e delle gare europee, che gli stanno togliendo energie e punti preziosi in campionato. La squadra viene da ben tre sconfitte consecutive, e l'ultima vittoria risale a metà ottobre contro il Crotone. Il recupero di qualche giocatore e la fine del girone di Europa League potrà dare nuova linfa ai neroverdi per rilanciarsi in classifica, ma per adesso, il bilancio è deficitario. 

Posizioni tranquille

Il fatto che Pescara, Palermo e Empoli si siano al momento staccate in fondo alla classifica, ha fatto sì che molte squadre siano già in una posizione tranquilla di classifica, anche se chiaramanente non definitiva. 

Il Genoa si è assestato vicino alla zona Europa con 16 punti e una partita ancora da recuperare. La squadra di Juric ha un andamento piuttosto altalenante e dopo la scorsa sosta ha vinto solo due partite, pareggiate e perse altrettante. 

Anche il Cagliari si trova nella stessa situazione e dopo tre vittorie consecutive culminate con la vittoria di San Siro con l'Inter, la squadra di Rastelli ha cominciato a subire moltissime reti, perdendo tre gare su quattro, ma vincendo l'importantissimo scontro diretto contro il Palermo. Situazione di classifica tranquilla, ma una registrata alla difesa è assolutamente necessaria. 

Chievo, Udinese e Sampdoria sono appaiate a quota 15. I veronesi dopo un grande inizio, si sono arenati e nelle ultime 6 hanno vinto una sola partita, perdendone tre e pareggiandone due. Un calo rilevante, quindi un inversione di rotta è decisamente necessaria. 

L'Udinese invece dopo un inizio poco brillante e dopo tre sconfitte consecutive, nelle ultime quattro, grazie anche alla vena realizzativa di Thereau, i friulani hanno racimolato ben 8 punti, frutto di due vittorie e due pareggi. Buono l'impatto di Del Neri che a livello di risultati ha sicuramente raccolto più di Iachini. 

La Sampdoria vive continuamente di momenti di alti e bassi, anche se Gianpaolo ha colto importanti vittorie nel derby e contro l'Inter, oltre all'ultimo buon pari contro la Fiorentina. 

Altra squadra ancora in zona tranquilla è il Bologna di Donadoni, che però non vince una partita dal 21 settembre scorso in casa contro la Sampdoria: nelle ultime 7, 4 pareggi e tre sconfitte non sono un bottino soddisfacente, e dopo la sosta, la sfida casalinga contro il Palermo può rappresentare un crocevia fondamentale. 

Zona Salvezza

Al momento la zona retrocessione coinvolge solo quattro squadre, quelle più in difficoltà. A 10 punti troviamo l'Empoli di Martusciello, con solo due vittorie all'attivo in campionato contro Pescara (fondamentale la vittoria per 4-0 di domenica contro i diretti rivali) e Crotone ad inizio campionato. Da lì una serie infinita di partite senza segnare e poi la clamorosa vittoria di domenica scorsa all'Adriatico. Un buon segnale per una squadra che non ha grandissimi mezzi ma che, può sperare in una salvezza sofferta. 

Ancora peggio il Pescara, che dopo un buon inizio è andata sempre più in confusione ed ha collezionato solamente 7 punti, tre dei quali a tavolino nella gara persa in campo contro il Sassuolo. La squadra non vince proprio da quel match, viene da quattro sconfitte consecutive, non ha mai vinto in casa ed ha una difesa poco solida. Ci vorrà davvero una scossa per gli uomini di Oddo per raddrizzare una stagione che si sta mettendo decisamente male, complice anche la pesantissima sconfitta casalinga contro l'Empoli. 

Stesso discorso per il Palermo, che sembra sorreggersi solamente sulla vena realizzativa di Nestorovsky: una sola vittoria in campionato contro l'Atalanta, 6 sconfitte nelle ultime 7, è reduce anche da 5 sconfitte consecutive. Penultimo posto in classifica, dopo l'allontanamento di Ballardini, De Zerbi non ha ancora dato la scossa giusta alla squadra, che però non ha molto materiale su cui lavorare. La situazione societaria traballante si sta riflettendo sul campo e finché non ci sarà una schiarita su questo versante, difficile che la squadra possa fare meglio di così. 

Fanalino di coda il Crotone di Nicola, che però ultimamente ha dato segni di risveglio: prima il pareggio a Firenze, poi la vittoria casalinga contro il Chievo hanno dato nuova linfa alla squadra, che ha venduto cara la pelle anche a San Siro contro l'Inter: ci sono voluti 85 minuti alla squadra nerazzurra per sbloccare il match. Un'iniezione di fiducia per la squadra che finalmente sta giocando le sue partite casalinghe a Crotone, dopo l'esodo di Pescara di inizio campionato.   






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