lunedì 4 luglio 2016

Grazie ragazzi! Italia eliminata, ma che cuore!

L'Italia di Conte perde ai calci di rigore con la Germania, ma fa ritrovare l'amore per la Nazionale agli italiani, con grinta, cuore e tanto impegno. 


L'Italia viene eliminata dalla Germania ai calci di rigore e saluta l'Europeo. È stato questo il verdetto del campo del quarto di finale di sabato scorso tra gli azzurri di Conte e i tedeschi campioni del mondo. Risultato alla fine tutto sommato giusto, perché nell'arco dei 120 minuti, il canovaccio della partita è stato abbastanza chiaro: la Germania cercava di costruire gioco nella metà campo azzurra, mentre l'Italia, con il baricentro molto basso, cercava di ripartire veloce in contropiede. I tedeschi riuscivano nel loro intento, mentre gli azzurri, mai come in questa partita, hanno fatto molta fatica ad uscire e ripartire in velocità, creando pochissime occasioni. Gara di grande sacrificio per gli azzurri, che con cuore e grinta, oltre ad un'ottima difesa ed un grandissimo Buffon, riuscivano a portare la Germania ai rigori. I tiri dagli undici metri non premiavano i ragazzi di Conte, che ne sbagliavano 4 su 9. Gli azzurri tornano così a casa dopo un buon torneo, tenendo conto della qualità e dell'ampiezza della rosa. 

La partita

Alla lettura delle formazioni subito una sorpresa: Low cambia modulo e si schiera con un 3-4-3, inserendo Howedes in difesa. Neuer, Hummels e Boateng completano il reparto arretrato, mentre presidiano le fasce il giovane Kimmich a destra ed Hector sulla sinistra. A centrocampo Khedira e Kross al centro, mentre dietro l'unica punta Gomez, agiscono Muller e Ozil. L'Italia, oltre a Sturaro a centrocampo che sostituisce De Rossi, non schiera altre novità di rilievo: Parolo viene spostato in regia, Giaccherini agisce sulla sua sinistra, con Sturaro a destra. Solita impenetrabile difesa con Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini, mentre sulle fasce agiscono Florenzi e De Sciglio. In avanti la solita coppia Eder-Pellé

La partita ha una trama ben precisa, con la Germania a tenere costantemente il possesso palla, mentre l'Italia arroccata in difesa con l'intento di ripartire. La tattica riesce a metà a tutte e due le squadre, in quanto la Germania non riesce a creare grosse occasioni, mentre raramente l'Italia riparte in contropiede. Nel primo tempo da segnalare solo un colpo di testa di Gomez finito alto ed una azione piuttosto casuale con Muller che sotto porta svirgola e calcia centrale tra le braccia di Buffon. La più grande occasione la crea l'Italia al 43esimo minuto: Bonucci con il solito lancio, imbecca Giaccherini, lo stop non è dei migliori ma il giocatore riesce comunque a crossare in area, dove Neuer devia il pallone che finisce fuori dall'area dove viene raccolto da Sturaro, che calcia violentemente trovando una deviazione di Boateng, con il pallone finito a pochi centimetri dal palo. Si chiude così un primo tempo equilibrato. 

Il gol di Ozil (immagini Rai)


Nella ripresa la Germania è più decisa, mentre l'Italia ha le solite difficoltà ad alzare il baricentro e a partire in contropiede. Così i tedeschi schiacciano l'Italia e cominciano a creare occasioni: la più pericolosa con un tiro di Muller deviato miracolosamente da Florenzi in acrobazia. Dopo un tiro alto di Boateng, arriva il gol tedesco: Gomez defilato sulla sinistra, vede l'inserimento di Hector che sorprende la difesa azzurra, il cross del terzino finisce sui piedi di Ozil che al volo sigla il vantaggio. L'Italia sbanda e poco più tardi rischia di subire il raddoppio: Ozil mette dentro un pallone in area per Gomez che a pochi passi da Buffon, colpisce di tacco a botta sicura, ma il portiere azzurro devia miracolosamente sopra la traversa. L'Italia non sembra avere le energie per recuperare il match, anche se con il cuore in campo tutto è possibile: prima Parolo imbecca De Sciglio che mette un'ottima palla per Pellé, che gira a lato la conclusione. Poco dopo, il pareggio: al 74esimo, un cross di Florenzi trova Chiellini, il difensore alza il pallone di testa, che però viene murato da Boateng in stile pallavolistico: Kassai non può sorvolare ed è calcio di rigore. Bonucci si presenta dal dischetto e batte Neuer con un preciso e forte piatto destro all'angolino. 1-1 e speranze riaccese. I tedeschi accusano il colpo e calano, pensando ad un'altra beffa, che sarebbe l'ennesima della storia. E infatti poco prima del 90esimo, De Sciglio scaglia un destro improvviso e violento sul primo palo di Neuer e la palla finisce sull'esterno della rete, dando l'illusione del gol e sfiorando una clamorosa rimonta. Si va ai supplementari. 

Il rigore del pari di Bonucci (immagini Rai)


Nel primo tempo supplementare non accade nulla di rilevante, con le squadre ormai in preda alla paura. Nel secondo si registra solo una grande occasione per Draxler, servito nell'area piccola da un colpo di testa sbagliato di Barzagli, ma l'ala tedesca da pochi passi rovescia il pallone alto sulla traversa. L'Italia è ormai stremata e non riesce a creare grossi pericoli, ci prova Insigne appena entrato, ma senza particolare successo. 

Il rigore parato da Neuer a Darmian (Immagini Rai)


Si va ai rigori. Segnano subito Insigne e Kroos, mentre Zaza, dopo una lunga rincorsa calcia alto, ma Muller poco dopo si fa parare il tiro da Buffon. Barzagli con sicurezza calcia centrale, mentre Ozil colpisce il palo. Italia avanti. Pellé colpisce male e sbaglia, mentre Draxler segna e pareggia i conti. Bonucci questa volta cambia angolo ma non calcia in modo potente, Neuer intercetta e para. Anche Schweinsteiger sbaglia calciando altissimo. 6 rigori su 10 sbagliati e si va ad oltranza. Segnano Giaccherini, Hummels, Parolo, Kimmich, De Sciglio e Boateng, mentre l'errore decisivo è di Darmian, che calcia debole sulla destra di Neuer che para senza difficoltà. Anche Hector calcia male, ma il pallone si infila di poco sotto la pancia di Buffon che non riesce a respingere. Germania ai quarti, Italia con rammarico torna a casa

Le pagelle

De Sciglio è il migliore, difende e attacca con facilità, dimostrando grande personalità. Buffon è sempre decisivo ed evita il raddoppio di Gomez che avrebbe chiuso la partita in anticipo. La difesa ancora una volta si conferma di grande affidamento, mentre a centrocampo vengono le note più dolenti: le assenze di Marchisio, Verratti e De Rossi si fanno sentire, anche se Parolo in regia non fa rimpiangere il romanista, mentre Sturaro va a corrente alternata e a momenti subisce il peso della partita. Giaccherini non è incisivo come al solito. Pellè e Eder non riescono ad incidere, vittime anche loro della poca propensione all'attacco del calcio proposto dall'Italia. 

ITALIA: Buffon 7,5; Barzagli 6,5, Bonucci 7, Chiellini 7; Parolo 7, Sturaro 6, Giaccherini 5,5, De Sciglio 7,5, Florenzi 6; Pellé 5,5, Eder 5,5. Subentrati: Darmian s.v., Insigne 6, Zaza s.v. ALL. Conte 6

Germania: Neuer 7; Boateng 5,5, Hummels 7, Howedes 6,5; Kimmich 6,5, Khedira s.v., Kroos 6, Hector 6,5; Muller 5,5, Ozil 6,5, Gomez 6,5. Subentrati : Schweinsteiger 5,5, Draxler 6 ALL. Low 7

Bilancio

Il bilancio per l'Italia è decisamente positivo, nessuno all'inizio della competizione poteva immaginare di dare del filo da torcere ai tedeschi campioni del mondo nei quarti, vista la qualità della rosa e anche l'ampiezza: nel momento decisivo con De Rossi e Thiago Motta fuori, le assenza pesanti di Verratti e Marchisio sono diventate pesantissime. Rimangono le ottime partite giocate contro Spagna e Belgio, meno entusiasmanti le restanti sotto il punto di vista del gioco, ma sempre giocate con grinta, corsa e tanto cuore. La difesa è rimasta impenetrabile per tutti i match, mentre in attacco i problemi sono stati evidenti in fase di costruzione e di realizzazione, nonostante il buon europeo di Pellè ed Eder. Conte è riuscito a trasmettere il suo carattere alla squadra e questo è decisamente un grande merito: il gruppo lo ha sempre seguito, ed inoltre ha il merito di aver rivitalizzato calciatori smarriti come Eder, De Sciglio e Giaccherini. I rigori hanno nuovamente condannato la squadra azzurra, difficile giudicare chi va dal dischetto e sbaglia, anche se l'atteggiamento di Pellé e Zaza di fronte a un grande portiere come Neuer, sono stati decisamente fuori luogo. La squadra azzurra se ne torna a casa con la consapevolezza di aver disputato un grande torneo e di aver finalmente riavvicinato a livello umano gli italiani alla nazionale. Un merito non da poco. La squadra si è impegnata, ha giocato sempre con grinta e cuore, anche quando le energie erano finite. L'attaccamento alla maglia è stato dimostrato ampiamente dalle lacrime a fine partita di tre campioni come Bonucci, Barzagli e Buffon. Onore a loro. Ora tocca a Ventura ricominciare un ciclo, sperando nel frattempo che qualche campione vero venga fuori




Fonti: Sofascore

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