lunedì 11 luglio 2016

Cristiano Ronaldo, nato per essere leggenda

Alla fine l'ha spuntata lui, Cristiano Ronaldo, nonostante abbia giocato 5 minuti della finale, più altri 10 di "sofferenza" in campo. Il Portogallo guidato dal suo fuoriclasse vince il primo trofeo della storia ai danni dei padroni di casa della Francia.

Cristiano Ronaldo bacia la Coppa, foto profilo Instagram ufficiale


Alla fine l'ha spuntata lui, giocando soli 5 minuti della finale, prima di essere abbattuto da Payet con un'entrata molto dura. Cristiano Ronaldo è il re d'Europa, indiscusso e indiscutibile. I due massimi trofei europei del 2016 finiscono nelle sue mani, così come il prossimo pallone d'oro e il titolo di uno dei migliori giocatori di sempre della storia del calcio. Che piaccia o meno è così, e la leggenda Ronaldo è stata costruita anche e soprattutto ieri sera: partita melodrammatica quella del fenomeno di Funchal, terminata con lacrime di gioia

Dopo 5 minuti, una brutta entrata di Payet esclude dalla finale il protagonista più atteso e sono lacrime amare: dover abbandonare il campo ad un passo dalla leggenda, non è sembrato giusto proprio a nessuno, anche a molti francesi. La disperazione del volto di Ronaldo ha fatto in pochi minuti il giro del mondo, e molto tifosi neutri indecisi sul chi tifare hanno scelto da che parte stare: da quella dei più deboli, da quella del Portogallo. 

Una squadra rimasta senza leader, ma solo dentro il campo, perché al di fuori, dopo aver ricevuto le prime cure, Ronaldo ha lottato, saltato, incitato e caricato qualsiasi giocatore con la maglia del Portogallo addosso. E questo ha fatto un'enorme differenza. I calciatori del Portogallo hanno dato tutto e anche di più per regalare un posto nella leggenda al proprio capitano, e in qualche modo ce l'hanno fatta: grazie ad un Rui Patricio straordinario, ad una difesa molto ben coperta ed organizzata, a tanta corsa, sacrificio e voglia di stupire. Ce l'ha fatta con un gol di una punta vera, Eder, evento raro in Portogallo, un attaccante d'area di rigore, che a dir la verità, non è un grande calciatore, e probabilmente non lo sarà mai, ma che grazie alla stranezza e unicità del calcio, entrerà nella storia come colui che ha dato il primo trofeo della storia al Portogallo, per di più in casa della Francia, nei tempi supplementari, spegnendo l'entusiasmo su molti volti sugli spalti dello Stade de France. Tifosi sportivissimi che sono rimasti all'interno dello stadio ugualmente, per vedere la premiazione e la festa degli undicimila portoghesi. 

Griezmann e compagni hanno avuto una grossa delusione che sarà difficile da digerire. Stessa delusione provata da Ronaldo nel 2004, quando in casa, in finale, fu battuto dalla modesta Grecia di Charisteas. Charisteas ed Eder entrati nella storia grazie ad un unico gol, ma di una pesantezza unica. Griezmann invece perde due finali europee in un mese, due grandissime delusioni, che però possono trasformarsi nella sua fortuna se riuscirà a reagire nel modo giusto. D'altra parte Ronaldo è diventato quello che è dopo una cocente delusione come questa. Tutti dovrebbero imparare da questo ragazzo che ha un grandissimo carattere, è stato dotato di un talento straordinario, ma che lavora maniacalmente ogni giorno per essere quello che è. Nella leggenda ci si entra anche e sopratutto con il lavoro, e fortunatamente Ronaldo in questo senso può essere da esempio per giovani calciatori e non

Alla fine l'ha spuntata lui, ha vinto il Portogallo e ha vinto il calcio. Ronaldo è nella leggenda, in maniera chiara e indiscutibile. Qualcuno avrà il coraggio di obiettare? 

2 commenti:

  1. Ci si aspettava per la partita di Domenica a finire in un pareggio. Il gol di Eder (in 109’), è stato una bella sorpresa, perché nel tempo regolamentare, il punteggio era 0-0. E 'bello vedere il Portogallo segnando una vittoria in questa partita e il primo trofeo di UEFA EURO dalla storia, con un miglior allenatore dal Portogallo, come ad esempio Fernando Santos.

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  2. È vero, è stato molto bello ed emozionante!

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