martedì 4 ottobre 2016

Campionato equilibrato... eccetto la Juve

Dopo sole sette giornate di campionato è davvero difficile fare un bilancio, anche se alcune importanti considerazioni sono d'obbligo. La Serie A è un torneo molto equilibrato, se si esclude la Juve, destinata a vincere il sesto scudetto consecutivo. 


L'abbraccio dei giocatori della Juventus durante la partita con l'Empoli (foto www.juventus.com/)


Dopo sole sette giornate la classifica di Serie A parla già chiarissimo: la Juventus è destinata a vincere il sesto scudetto consecutivo, mentre tutte le altre dovranno lottare per conquistare un posto in Champions League e in Europa League. Come già si preannunciava all'inizio della stagione, la squadra guidata da Allegri sembra già non avere rivali e probabilmente non assisteremo a nessuna lotta scudetto, ma solo ad un'equilibratissima lotta per i posti in Europa. A meno di catastrofi improvvise e imponderabili, già da adesso tutte le altre squadre di vertice dovranno concentrarsi sulla lotta Champions, come tra l'altro ha affermato Sarri qualche giorno fa. La Juventus potrebbe perdere qualche partita solamente contro le grandi, come già successo con l'Inter, ma sicuramente inciamperà pochissime volte o mai contro le piccole, dove in queste partite sembra davvero non avere la minima difficoltà. Anche a Palermo la Juve non ha disputato una grande partita a livello di gioco, ma al momento giusto ha comunque trovato l'episodio che gli ha consentito di portare a casa i tre punti. La differenza tra la Juve e le altre sta proprio in questo: Milan, Inter, Napoli o Roma molto probabilmente avrebbero pareggiato e perso due punti, la capolista invece, con un episodio, seppur fortunoso, ha portato a casa il massimo risultato con il minimo sforzo. Alcuni giornali o televisioni tenteranno di tenere viva la speranza di una lotta per lo Scudetto, ma in realtà, quasi certamente, il titolo non sarà mai in discussione. 

Per il resto il campionato sembra equilibratissimo, sia in testa sia in coda, anche se, le distanze, a sette giornate dall'inizio del torneo, sono giustamente ridotte. 
Il Napoli sembra avere una solidità di gioco ben collaudata e parte sicuramente favorita per un posto in Champions, anche perché l'impatto dell'attaccante Milik è stato molto positivo e la squadra sembra poter sopperire piuttosto facilmente alla partenza di Higuain, anche se la sua mancanza potrà accusarla soprattutto contro le piccole, quando il Pipita con una zampata poteva risolvere le partite. La squadra partenopea ha conquistato 14 punti su 21, non un grandissimo bottino, ma comunque sono i punti che gli consentono di mantenere la seconda posizione. 

Indietro di una lunghezza troviamo l'altalenante Roma, la sorpresa Chievo, e le altrettanto sorprendenti Lazio e Milan. La Roma è una squadra dalla quale ci si può aspettare davvero di tutto e continua ad alternare buone prestazioni ad altre piuttosto deludenti. La solidità difensiva è ancora lontana, mentre in attacco, Dzeko sembra in migliori condizioni rispetto all'anno scorso, anche se in alcune partite (vedi contro la Sampdoria), c'è voluta la fantasia di Totti per illuminare il match e recuperare punti preziosi. Il lavoro per Spalletti per trovare continuità non mancherà. Incredibili anche i 13 punti del Chievo che è la vera rivelazione di questo inizio campionato: avversario durissimo per tutti, gli uomini di Maran sanno come mettere in difficoltà le grandi, ma anche come piegare la resistenza delle piccole, con una solidità davvero invidiabile. Ottimo anche il lavoro svolto da Montella e Inzaghi, che, partiti senza molto credito, stanno invece facendo un buon campionato, senza avere in mano grandi rose. 

A 11 punti sono ferme Torino, Genoa e Inter. Le prime due con Mihaijlovic e Juric hanno trovato fin da subito la quadratura del cerchio e saranno un avversario ostico per tutti e salvo clamorosi rallentamenti, si piazzeranno nella parte sinistra della classifica. Discorso a parte per l'Inter, che finalmente sembra aver intrapreso la via di un progetto serio e credibile con il tecnico olandese De Boer, anche se le difficoltà non mancano. Cambiare allenatore a dieci giorni dall'inizio del campionato non è stata certamente la tempistica migliore per avere una squadra competitiva sin dall'inizio, ma il lavoro di De Boer è evidente, anche se gli va dato tempo e una difesa all'altezza per essere competitiva ai massimi livelli. L'inadeguatezza dei terzini nerazzurri e del reparto difensivo limita l'espressione della squadra, mentre da centrocampo in poi la qualità è da top club. 

A 10 punti Bologna e Cagliari, due squadre che molto probabilmente non avranno difficoltà a salvarsi, come hanno già ampiamente dimostrato nelle prime sette partite di campionato. Gli organici a disposizione di Donadoni e Rastelli sono di buon livello, molto superiori a diverse compagini che la salvezza la dovranno sudare. 

Buona la ripresa dell'Atalanta di Gasperini, che dopo un inizio molto difficile, sembra aver ritrovato la giusta continuità, testimoniata anche dalla vittoria casalinga ottenuta contro il Napoli. Il Sassuolo fa compagnia agli orobici a quota 9, e nonostante l'impegno in Europa League, sta disputando un ottimo campionato. La squadra di Di Francesco, senza la partita persa a tavolino con il Pescara, avrebbe ben 12 punti, senza calcolare l'arbitraggio discutibile di domenica scorsa che ha "aiutato" i rossoneri di Montella a compiere una rimonta clamorosa dall'1-3 al 4-3. I tifosi neroverdi non dovranno preoccuparsi più di tanto, le assenze in questo momento stanno pesando, e la sosta arriva proprio nel momento giusto per far rifiatare Magnanelli e compagni. 

Grande delusione di inizio campionato è la Fiorentina di Paulo Sousa, ferma a quota 8. Bisogna però dire che la rosa della squadra non è stata affatto rinforzata, e anzi, ha perso anche qualche pezzo pregiato, vedi Marcos Alonso, tassello preziosissimo per lo scacchiere tattico dell'allenatore portoghese, volato in Inghilterra dal Chelsea di Conte.

Altre delusioni di inizio campionato appaiate a quota 7, a un passo dal terz'ultimo posto, l'Udinese, che ha appena esonerato il tecnico Iachini per rimpiazzarlo con Del Neri, e la Sampdoria di Giampaolo, che dopo due vittorie nelle prime due giornate di campionato, ha subito una netta flessione. La Sampdoria ha comunque un buon organico e può contare su un tecnico tra i più bravi della categoria, mentre ci sarà da vedere come la squadra friulana digerirà l'inserimento di un nuovo tecnico. 

Nella zona caldissima della classifica troviamo a 6 punti, il Pescara di Oddo, che dopo un buon inizio di campionato sembra essersi un po' smarrita, e il Palermo, che dopo un inizio difficile ora sembra più in grado di lottare al pari delle altre, grazie anche alla vena realizzativa del giovane Nestorovsky. 

Più in difficoltà sembrano Empoli e Crotone, che non riescono al momento ad esprimere un buon calcio e a racimolare punti: Martusciello e Nicola dovranno ancora lavorare molto per cercare almeno di lottare alla pari con le altre nella lotta per non retrocedere. È evidente che le rose messe a disposizione dei due non sono delle migliori, ma con un po' di grinta e una buona organizzazione di gioco, si può lottare alla pari con tutti. 





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